prossimo incontro
ore 20,30
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Napoli Stadio San Paolo |
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Idee Giovinco e Insigne
8 maggio 2012
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Caccia all'erede del Pocho: Giovinco e Insigne le idee, Vargas il gioiello
Fonte: Corriere dello Sport
L'altra faccia (tridimensionale) del pocho ha i lineamenti d'una formica atomica e pure i tratti somatici d'uno scugnizzo autentico e gli occhietti e il vago richiamo a un indio e in quella miscela extra-small in cui il talento abbonda in quantità industriale, c'è un'idea meravigliosa che il Napoli coltiva, valuta ed analizza al microscopio. Aaa cercansi simil-Lavezzi moderatamente, scandagliando l'Italia - innanzitutto – in lungo e in largo, rimettendo in ordine le relazioni conservate nel data-base e poi riflettendo sulle caratteristiche, sull'opportunità, sulla compatibilità con l'organico e con gli schemi. E però, al di là delle divagazioni, separando i fatti dalle opinioni, riprodurre un pocho avvicinandolo, chiaramente - è una tentazione percorribile, studiando le movenze e le inclinazioni di Sebastian Giovinco, affidandosi alla verve ed alla spregiudicatezza di Lorenzo Insigne, cogliendo la crescita e la maturazione di Edu Vargas.
GIOVIN... SIGNORE - Al mercato, gli spifferi fanno notizia e pure le tentazioni: Sebastian Giovinco s'è costruito una serie di estimatori attraverso prodezze e continuità di rendimento e il Napoli rientra tra i club ammirati da tanta fantasia, da quella versatilità sul campo, dall'istinto del killer emerso in maniera fragorosa negli ultimi tempi. Giovinco ha nelle corde il ruolo ch'è di Lavezzi e nella stesura dei possibili pretendenti ad un'eredità pesantissima ha le sue chanches, legate ovviamente alla situazione contrattuale. Ma quella formica così esplosiva va ritenuta una candidatura.
L'INSIGNE BOMBER - Il «Lavezzi» fatto in casa, praticamente cresciuto a Castelvolturno, è però Lorenzo Insigne, genietto che cento ne fa e altrettante ne pensa nel Pescara, un fenomeno istruito da un maestro come Zeman: il Napoli l'ha seguito quasi settimanalmente, ha goduto della sua esplosione dal vivo, ha analizzato la sua spiccata vena realizzatrice - diciannove gol a Foggia in Lega Pro, diciassette sino ad ora sull'Adriatico - ed ora medita. Lasciarlo ancora con Zeman è apparsa la soluzione ideale della prima ora, quella dell'ultima induce ad ulteriori riflessioni, che spingono a provarci, in ossequio non solo alla filosofia societaria ma a quella capacità e a quella padronanza tecnica che ha estasiato.
EDU & COMPANY - Vargas è stato il colpo di gennaio, undici milioni di buoni motivi per aspettare che il pallone d'argento del Sud America si integri in un calcio ed in abitudini per lui distanti ma non irraggiungibili. Il Vargas infrasettimanale, quello che si mostra a Mazzarri - a sua volta in attesa per oggi della visita del ct Prandelli a Castelvolturno – ha confermato le indicazioni fornite con la Universidad de Chile; poi servirà il sostegno delle partite, del campo: ma il Napoli sente di aver tra le mani un gioiellino.
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PARLA IL PRESIDENTE
7 maggio 2012
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De Laurentiis ai tifosi: “Abbiate fiducia, questa sconfitta vale oro”
L’orizzonte, adesso, è in quel vuoto pneumatico in cui l’umore scivola precipitosamente e mentre l’eco del triplice fischio consegna un copione insospettabile, la sceneggiatura d’un thriller a tinte fortissime e indigeribile, la maschera che s’adagia alla seggiola undici della fila uno è la sintesi dello stato d’animo d’una città intera e dunque di quei diecimila che defluiscono dalla favola e s’accomodano nella malinconia con loro condivisa da Aurelio De Laurentiis. Bologna-Napoli ha appena offerto al campionato il ribaltone, bruciando in novanta minuti il sogno d’una Champions ormai raffigurata sulla battigia d’una spiaggia, una qualsiasi, e in quel silenzio in cui i pensieri sparsi vanno raccogliendosi, la ricerca della serenità smarrita diviene un esercizio complesso almeno quante le chanche rimaste a galleggiare nel nulla d’uno stadio deserto.
TENEREZZA - Mica semplice fare in modo che l’amarezza scivoli via come un colpo di spugna, trascinando dentro di sé il film d’una stagione fantasticamente densa di rimpianti: e però, al ventesimo minuto di quell’immersione assoluta, praticamente totale, nelle divagazioni, praticamente il post-partita dei sentimenti d’Aurelio De Laurentiis, circondato dalla signora Jaqueline e da Luigi ed Edo, i figli altrettanto amareggiati, la tenera figura d’un bambino induce a sciogliersi in un sorriso, a rassicurare sul futuro, sulla presenza certa, pardon certissima di Marek Hamsik, il principe azzurro destinato a diventar bandiera, e a restar però concretamente, onestamente vago – complice l’esistenza della clausola dagli imprevedibili sviluppi – sul futuro del Pocho. Lo spartiacque d’un pomeriggio intarsiato dai tormenti è in quell’istante che spezza la solitudine cercata attraverso la riflessione per combattere in qualche modo la delusione. Il destino, oramai, è nelle mani altrui, tra il Massimino e l’Olimpico di Roma, e quella dimensione di star internazionale, una grande accomodata al tavolo delle grandi della Champions, è affidata al Catania e all’Inter, ancor prima che al Napoli.
CORAGGIO - Ma le voci amiche, scrollatasi da dentro la prima reazione emotiva, sostengono e sorreggono, aiutano a rimuovere per un po’ la tristezza, a rifocillarsi attraverso la gratitudine della processione di sostenitori che tra una foto e un autografo rievocano la crescita del progetto decollato nel 2004 dalla polvere del Fallimento e approdato sino alle serate d’onore trascorse dal Manchester e sino al Chelsea compreso, in quella felicità che non va dimenticata. «Presidente, crediamo in lei». E’ una spruzzata d’energia che ammanta l’atmosfera mesta, un sorso di riconoscenza che spinge a lasciarsi alle spalle quelle poltrone ormai non più impregnate di scoramento: domani sarà pure un altro giorno, ma si ripartirà da ieri, dall’altro ieri, dalla ricostruzione modellata con le idee e la pazienza. «Abbiate fiducia». La storia continua.
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COME EVITARE I PRELIMINARI
7 maggio 2012
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Coppa Italia o quarto posto per evitare i preliminari d'Europa League! Ecco i dettagli
Due soluzioni per evitare gli spareggi play off
Ed ora? La Champions è quasi andata. Per quanto riguarda l’Europa League, per accedere di diritto alla fase a gironi, il Napoli dovrà comunque vincere la Coppa Italia. L’Uefa ha infatti stabilito per la prossima stagione, che le squadre vincitrici le coppe nazionali eviteranno di partecipare ai rischiosi playoff di qualificazione in programma il 23 e 30 agosto. In caso di sconfitta all’Olimpico e di mancato raggiungimento del terzo posto in campionato, il Napoli, per accedere direttamente alla fase a gironi dell’Europa League, dovrà invece arrivare quarto in classifica. La prima gara dei gironi eliminatori è prevista il 20 settembre, mentre il sorteggio dei 12 raggruppamenti è fissato a Montecarlo il 31 agosto. Il terzo posto in campionato garantirebbe invece la partecipazione diretta ai preliminari di Champions League. L’Uefa ha già stabilito la data del sorteggio: a Nyon il 10 agosto. Le gare di andata dei preliminari si disputeranno il 21 e 22 agosto, quelle di ritorno il 28 e 29 agosto.
Ai preliminari di Champions League parteciperanno le squadre terze classificate nei campionati di Italia e Francia; le quarte di Inghilterra, Spagna e Germania. A queste andranno aggiunte altre cinque formazioni provenienti dal terzo turno di Champions League al quale prenderanno parte le seconde in Scozia, Ucraina, Russia, Olanda, Turchia, Danimarca, Belgio, Romania e Grecia, oltre alla terza del campionato portoghese. Intanto il Napoli scala posizioni nel ranking Uefa. A inizio stagione era relegato al 94esimo posto, con coefficiente 21,110. Ora è al 56esimo, con coefficiente di 39,996 guadagnando ben 38 posizioni. Purtroppo questo stand up avrà rilievo soltanto a partire dalla stagione 2013-2014.
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13 ^ giornata
Bologna-Inter
Livorno-Juventus
Milan-Genoa
Napoli-Parma
Roma-Cagliari
Sampdoria-Lazio
Sassuolo-Atalanta
Torino-Catania
Udinese-Fiorentina
Verona-Chievo
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