prossimo incontro

sabato
 
24 novembre 2013
ore 20,30
 
Napoli Stadio San Paolo

classifica

 
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Chievo 6

Serie A 2013-2014

Il Napoli risponde alla Juventus

1 ottobre 2012
Napoli Club

 
Il Napoli risponde alla Juventus

  

Gli azzurri battono di misura la Samp con un rigore guadagnato da Hamsik in contropiede e trasformato da Cavani
Il primo tempo di Samp Napoli finisce 0 a 0, 45’ senza grandi emozioni. Chi provoca un vero brivido è l´arbitro parrucchiere-di-Terni-affetto da incipiente-alopecia Tagliavento, che dopo un po’ comincia a dare i numeri in una partita che tranquillissima non è se Munari spacca lo zigomo a Behrami, ma nessuno vede la gomitata scatenante, e poi espelle Mazzarri, e nessuno sa perché.
La partita non è bella, sembra di assistere alla replica di Catania e lo scossone forse potrebbe darlo il mitico Frustalupi. In tv parlano di partita perfetta di una Samp che ha sì i ritmi alti, ma è fondamentalmente solo cazzimmosa, anzi no, proprio cattiva. C’è chi si sbatte per la napoletanità di Ferrara, ma per molti di noi costui è solo la quintessenza della juventinità, niente di più. E, se come molti sostengono, è stato proprio mister danette ad andare a piangere dal quarto uomo per perorare l’espulsione di Mazzarri, molto altro non c’è da dire.
L’unica azione pericolosa per gli azzurri nel primo tempo è un pallonetto di Maggio scaturito da una lunghissima rimessa con le mani di Campagnaro, mentre per i doriani c’è da ricordare un tiro pericoloso di Estigarribia deviato al´ultimo da Campagnaro ed un tiro dal limite di Soriano, debole, ma insidioso per De Sanctis, perchè sbucato da un nugolo di gambe.

Vista la prova non buona di Pandev, potrebbe valer la pena di usare la magnifica pedina.
Pandev di fatto esce al 19’, ma già va meglio in quanto il macedone inizia a giocare più vicino a Cavani, che tra l’altro va a difendere quando un energumeno di nome Berardi osa prendere a schiaffi (ovviamente il parrucchiere non vede) Matador.
Dunque, entra Insigne et voilà la svolta, ad opera di quel geniaccio di Hamsik che si fa atterrare in area su ripartenza di Inler. Cavani? Non sbaglia con un tiro a fil di palo a mezza altezza. E’ il 22’ e così finisce.
La Samp tenta di sbattersi, ma rischia pure che il Napoli la mazzei. Il fatto è che il Napoli è calmo, lo è stato prima, lo è ora e se ne va via con i tre punti. E continua ad espletare la propria funzione di antijuve in modo onorevole.

Sampdoria-Napoli

30 settembre 2012
Napoli Club

 le pagelle

Gli azzurri sbancano anche il Marassi di Genova agganciando la Juve in vetta alla classifica
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Sciapò a questo Napoli tutto grinta e cuore che vince al Marassi di Genova una partita fondamentale per il proseguo del campionato. Quando nel secondo tempo i ritmi di gara si alzano è venuto fuori il vero volto dei partenopei. Ecco le pagelle di Iamnaples.it:

De Sanctis 6: nelle poche conclusioni verso rete dei blucerchiati è sempre vigile e attento. Rischia la frittata sull’unica disattenzione nel secondo tempo uscendo sul duello Campagnaro-Eder. Per il resto dà sicurezza al reparto difensivo.

Cannavaro 6,5:  il capitano azzurro disputa una buona partita quest’oggi. Ingaggia il duello con il piccolo Eder ma la sua esperienza gli permette di contenere bene i guizzi del brasiliano.

Campagnaro 7: è un vero e proprio baluardo difensivo l’argentino quest’oggi. Sempre preciso e puntuale nelle chiusure difensive e capace di raddoppiare intelligentemente dove ce n’è bisogno. Il suo carattere e la sua determinazione emergono soprattutto nel secondo tempo nell’impedire (in tutti i modi) i tentativi a rete degli avversari.

Gamberini 6,5: Al venticinquesimo del primo tempo sfiora di testa il suo primo gol in azzurro. E’ molto concentrato sulla gara, giocando semplice e pulito. E’ in crescente prestazione l’ex viola.

Inler 6,5: Nonostante il metronomo appaia più tonico e dinamico rispetto alle precedente gare, Mazzarri gli chiede di allargare il gioco sugli esterni soprattutto dopo la prima frazione di gioco. Si chiedeva una prestazione all’altezza dallo svizzero che non delude le aspettative.  Una prova che dà morale e slancio per il futuro.

Behrami 6: Nemmeno l’infortunio rimediato sull’arcata sopraccigliare dopo venti minuti di gioco gli impedisce il proseguimento di gara. Un vero guerriero in mediana, correndo e prodigandosi in numerosi interventi di gioco.

Maggio 6: Nel primo tempo è in difficoltà nel trovare il suo spazio sulla fascia di competenza. Nel secondo tempo viene condizionato dalla botta rimediata nello scontro con Costa, che ne determina il rendimento. (45’ s.t. Mesto s.v.)

Zuniga 6: anche il colombiano quest’oggi ha difficoltà a svincolarsi sul suo versante di gioco a causa dei continui raddoppi di Berardi e Munari. Nel secondo tempo cambia il suo atteggiamento offensivo, cercando di convergere di più verso il centro e costringendo al fallo gli avversari.

Hamsik 7: Il fuoriclasse slovacco parte in sordina nel primo tempo, vista la forte marcatura della mediana blucerchiata. Il suo guizzo al ventesimo del secondo tempo determina il match con l’espulsione avversaria e il rigore guadagnato. Si dimostra sempre più il trascinatore  di questo Napoli, che non può fare a meno di lui. (38’ s.t. Dzemaili s.v.)

Pandev 5: il macedone, diversamente da tutto il periodo di  precampionato, non è in condizione e si vede non entrando mai in partita. Viene spesso a ricevere il pallone per poi perderlo, peccando di scarsa concentrazione. (19’ s.t. Insigne 6,5:  il talento di Frattamaggiore entra e subito dimostra il suo valore non esitando mai ad affrontare il diretto avversario sull’out di sinistra. Può godere degli enormi spazi lasciati dai blucerchiati grazie alla superiorità numerica. E’ davvero il valore aggiunto di questo Napoli, da tenere ben saldo all’ombra del Vesuvio!)

Cavani 6,5: non compare molto nella prima frazione di gioco, ma quando c’è bisogno di lui il Matador è sempre presente: la sua freddezza nella trasformazione del penalty fanno di lui il testimonial ad hoc per l’uscita nei cinema del quarto episodio dell’Era Glaciale. Il suo quinto centro in campionato dimostra quanto questo Napoli non possa prescindere dal suo bomber.

Sampdoria-Napoli

28 settembre 2012
Napoli Club
 
 
 
 
 

 

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probabili formazioni

SAMPDORIA (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Krsticic, Obiang; Estigarribia, Eder, Icardi. A disposizione: Berni, Falcone, Mustafi, Poulsen, Castellini, Renan, De Silvestri, Soriano. All. Ferrara. 

NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Grava, Gamberini, Fernandez, Dzemaili, Mesto, Donadel, Dossena, Insigne, Vargas. All. Mazzarri

ARBITRO: Tagliavento (assistenti: Preti - Marzaloni, 4° uomo Manganelli, Add1: Orsato, Add2: Pinzani)

UNO,DUE E TRE

27 settembre 2012
Napoli Club

Da Zero a Dieci: Morgan l'estorsore, Insigne smascherato, le due piste di Cavani e Petkovic disse "Nessuno è più forte di noi..."

 

Un, due, tre... Tutto così facile. Tutto tremendamente importante. Napoli-Lazio, come sempre... da Zero a Dieci.

Zero alla follia di Vladimir Petkovic. Conferma di essere appena arrivato in “zona” il tecnico laziale, al punto da non sapere che lasciare tutto quel campo al Napoli è come fare il bagno in un mare infestato di squali reduci da un lungo sciopero della fame. Questi qui ti sbranano vivo caro Vladimir! E menomale che alla vigilia aveva dichiarato: “Nessuno è più forte di noi…”. La accendiamo Petkovic?

Uno all’assistente di linea Damato, che si tiene alla larga dai guai ed omette di intervenire sulla contestatissima rete annulata a Klose. E’ stato messo lì a posta per quello eppure… non vede o tace. In entrambi i casi, c’è qualcosa che non quadra…

Due i minuti che servono a Lorenzo Insigne per far capire – se ancora qualcuno non lo avesse capito – che è fatto di una materia pregiata, quasi irreperibile. Uno stop al volo da fantascienza, un rigore procurato con una giocata da funanbolo. Giù la maschera… Questo è un fenomeno.

Tre e potevano essere anche quattro. Cambia poco. La sostanza è sempre la stessa: Edinson Cavani è il miglior attaccante del nostro campionato, dando almeno due piste ad ogni presunto rivale. A volte da la sensazione di essere un grande che gioca in mezzo ai bambini, di imbarazzante superiorità quando apre la falcata e divora il campo. Non ce n’è per nessuno. Punto.

Quattro vittorie su cinque gare in campionato per gli azzurri.  Una dolce abitudine, confermata anche contro una delle possibili concorrenti per le prime posizioni. Il segnale di manifesta superiorità lanciato dagli azzurri su questa Lazio è troppo evidente. Adesso avanti un altro.

Cinque - almeno - le reti divorate dagli azzurri nella ripresa. Bisogna essere ancora più cattivi, ancora più spietati per aumentare le proprie convinzioni e per scalfire le convinzioni altrui.

Sei al secondo lavoro di Valon Behrami. Come se non avesse già da fare a rincorrere come un indemoniato gli avversari in ogni angolo del campo, il mediano al minuto 25’ si improvvisa giardiniere, rimettendo in sesto una parte di campo devastata dai tacchetti di quello sciagurato di Zuniga. Questo campo non è un albergo! 

Sette a Miroslav Klose. Giusto sottolineare l’ammissione del tedesco ma, nel paese dei pentiti, troppo spesso di dimentica che prima del pentimento stesso c’è una colpa. Il tedesco aveva provato a beffare l’arbitro con un tocco di mano che non è però sfuggito a De Sanctis. Cosa sarebbe accaduto se il portiere azzurro non avesse protestato? Probabilmente staremmo parlando di una partita falsata…

Otto al lancio di Cannavaro del minuto 31’. In una profonda crisi d’identà si traveste da quel regista ispirato che in molti continuano ad invocare in questo Napoli. A Mazzarri basta Paolino…

Nove alla rabbia agonistica di Morgan De Sanctis, che come un indemoniato estorce la confessione a Klose sulla rete di mano del tedesco manco fosse Horatio Caine durante un episodio di CSI. Quando si dice “avere una giusta causa”.

Dieci a lui. A Walter Mazzarri, che come un trapano si è insinuato nel cervello dei suoi dopo il calo di tensione di Catania. “Non sono contento” ha ripetuto all’ossessione. La risposta ottenuta dai ragazzi è stata più che soddisfacente. Per coltivare quel sogno là, non bisogna sbagliare nulla. Mazzarri lo sa e non vuole scherzi. Che dio lo protegga…

13 ^ giornata

 
Bologna-Inter
Livorno-Juventus
Milan-Genoa
Napoli-Parma
Roma-Cagliari
Sampdoria-Lazio
Sassuolo-Atalanta
Torino-Catania
Udinese-Fiorentina
Verona-Chievo

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