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sabato
 
24 novembre 2013
ore 20,30
 
Napoli Stadio San Paolo

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Serie A 2013-2014

il Napoli di Cavani più forte di Diego

5 dicembre 2012
Napoli Club

IL CONFRONTO - 10 vittorie in 15 partite, il Napoli di Cavani più forte di Diego

NAPOLI - Questo Napoli viaggia ai ritmi degli anni degli scudetti, anzi addirittura più forte. Dieci le vittorie con Mazzarri nelle prime quindici giornate, Bianchi nell’anno del primo scudetto e Bigon in quello del secondo ne conquistarono otto. I numeri innanzitutto ma anche gli interpreti.

Diego e il Matador. In questo Napoli ci sono campioni di livello assoluto come nei Napoli dei due scudetti e ci sono gregari di primissimo piano come c’erano allora. Pensi a Cavani e l’associazione va a Maradona. Il Matador è il simbolo di questo Napoli, come Diego lo era di quei Napoli. E anche in termini di gol l’uruguaiano è l’unico che sta provando seriamente a insidiare il record assoluto di gol in maglia azzurra dell’argentino. Edi ha segnato 83 reti in due anni e mezzo, Diego ne segnò 115 in sette stagioni. «Voglio lasciare un segno nella storia del Napoli», questa l’idea fissa del Matador. Un segno lo sta già lasciando con i gol, ora è soltanto a 13 reti da Careca, il centravanti brasiliano che ha già raggiunto in termini di rendimento.

I guerrieri del centrocampo. I campioni di questo Napoli, i campioni di quei Napoli. Vedi Inler e Behrami e pensi a Bagni e a De Napoli del primo scudetto e De Napoli, Alemao e Crippa del secondo. Forza e tecnica a centrocampo, soprattutto grinta e carattere. Inler e Behrami sono i due «guerrieri» del Napoli di Mazzarri. Gli scudetti si vincono con i campioni ma anche con i gregari, quelli che lottano su ogni pallone senza arrendersi mai. Inler lotta come Bagni ma ha anche tecnica come aveva il nazionale azzurro e ora sta cominciando a segnare con i tiri da fuori, proprio come faceva Bagni.

Insigne come Zola. Pandev ricorda Giordano del primo scudetto, un attaccante che parte da lontano, bravo non solo a far gol ma negli assist ai compagni. Anche lui arrivato «maturo» a Napoli come arrivò «maturo» Giordano dopo gli anni della Lazio. Insigne invece ricorda Zola del secondo scudetto, un giovane dai grandi numeri, come giovane dai grandi numeri era il sardo. Zola arrivò dalla C e a 23 anni vinse lo scudetto con il Napoli: non partiva titolare e arrivò a mettere insieme 18 presenze e due gol. Lorenzo è arrivato dalla B, non è partito titolare ed è ha già realizzato tre gol in 15 presenze.

Cannavaro il nuovo Renica. Il capitano è il libero nella difesa a tre, quello che gioca un passo più indietro rispetto ai due marcatori, come faceva Renica. Allora i due difensori che prendevano le punte avversarie erano Ciro Ferrara (o Bruscolotti) e Ferrario, adesso sono Gamberini (o Campagnaro) e Britos.

Difesa a tre era quella di Bianchi del primo scudetto, difesa a tre è questa con Mazzarri. Allora era Volpecina che spingeva a sinistra e si abbassava a fare il difensore, ora è Zuniga, oppure Dossena. Nel Napoli di Bigon questo ruolo era ricoperto da Francini. Il colombiano, un destro di base, è stato trasformato laterale sinistro da Mazzarri, sia Volpecina che Francini erano invece sinistri naturali.

Maggio come De Napoli. A destra chi spingeva senza fermarsi mai era De Napoli, mille volte su e giù su quella fascia, l’irpino diventava ala quando c’era da spingere e difensore quando occorreva coprire. Il ruolo che ricopre Maggio nel Napoli di Mazzarri. Nazionale azzurro Christian, come nazionale azzurro era Nando. Un’altra analogia, tutti e due hanno disputato Mondiali ed Europei. De Napoli vinse tutti e due gli scudetti con Maradona, Ferrara e Carnevale.
Mazzarri e Bianchi.

Il lavoro alla base di tutto. Poche parole, tanti fatti, scontrosi al punto giusto, uomini di campo a tutto tondo, perfezionisti. Similitudini anche tattiche. Un trequartista (ora Hamsik, allora Maradona) alle spalle di due attaccanti (Giordano e Carnevale nell’anno del primo scudetto, Cavani e Pandev nel Napoli di Mazzarri). Difesa a tre con Bianchi. Renica giocava un passo più indietro, come fa ora Cannavaro. I due marcatori erano Ferrara (o Bruscolotti) e Ferrario, ora sono Gamberini e Britos.

Quattro a centrocampo, centrali erano Bagni e Romano nell’anno del primo scudetto, ora sono Inler e Behrami. Sulle fasce De Napoli e Volpecina, adesso Maggio e Zuniga.

 

il Psg su Hamsik

5 dicembre 2012
Napoli Club
Calciomercatoimmagine

 

 

Dalla Francia: il Psg su Hamsik. Leonardo ha già fatto la prima mossa

Potrebbe essere destinato a diventare il nuovo tormentone. Marek Hamsik sarebbe finito sulla lista della spesa del Paris Saint Germain, almeno stando a quanto riportato dal quotidiano francese "Le10sport". Secondo la versione on line del giornale transalpino, il ds dei parigini, Leonardo, avrebbe già preso contatti con l'agente del calciatore, Mino Raiola. Un comportamento che, è giusto sottolinearlo, sarebbe estremamente scorretto: e De Laurentiis si sa, su queste cose è sempre stato molto ferreo.

Progetto stadio modello Allianz

28 novembre 2012
Napoli Club

Progetto stadio modello Allianz: De La non ci sta. Parlò di accordi occulti e favoritismi tra il sindaco e la Mennella! Aspetta la legge parlamentare e punta tutto sul San Paolo

Il sindaco De Magistris ha promesso uno stadio nuovo di zecca pronto per la fine del suo mandato
Il sindaco De Magistris ha promesso uno stadio nuovo di zecca pronto per la fine del suo mandato a tutti i tifosi napoletani. Ma le polemiche si susseguono poichè il presidente De Laurentiis non vede di buon occhio la costruzione di un nuovo impianto e punta tutto sulla ristrutturazione del San Paolo aspettando la legge parlamentare che potrebbe agevolare le società calcistiche. Ecco uno stralcio dell'interessante articolo apparso stamane sulle pagine de La Repubblica Napoli: "Uno stadio nuovo di zecca a Ponticelli, sul modello dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera, della capienza di 55 mila posti. Un impianto capace di produrre in proprio energia, aperto sette giorni su sette nel quartiere dove è previsto il più grande parco urbano aperto alla città. Nell’area circostante, 78 mila metri quadri di parcheggi, una “casa della musica”, un circuito podistico, un “life stile center” di 100 mila metri quadri: 2 mila posti di lavoro. A Fuorigrotta, invece, un San Paolo più piccolo, da soli 35 mila posti, finalmente libero dalla copertura metallica costruita per i Mondiali del 1990, destinato agli sport minori e ai bambini in una zona arricchita da spazi verdi per diecimila metri quadri, parcheggi interrati e negozi. È un progetto ambizioso, quello formalizzato lunedì mattina dalla società Idis, dell’imprenditrice Marilù Faraone Mennella, ed è anche l’unica proposta presentata alla manifestazione d’interesse bandita dal Comune. Ma la partita comincia adesso. Manca l’intesa con il Calcio Napoli e il suo presidente, Aurelio De Laurentiis, uno dei due soggetti, insieme all’amministrazione, che come previsto nel bando deve prestare il consenso all’iniziativa. Fino ad oggi però il club e il suo maggiore azionista si sono sempre opposti alla costruzione del nuovo impianto a Ponticelli. De Laurentiis preferirebbe la ristrutturazione del San Paolo e considera come strada maestra il disegno di legge, ancora fermo in Parlamento, che si propone di agevolare la costruzione di stadi interamente di proprietà della società. Senza contare le violente dichiarazioni sui presunti accordi stretti in campagna elettorale tra de Magistris e Marilù Faraone Mennella (moglie dell’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato) pronunciate da De Laurentiis la scorsa estate durante un incontro con i tifosi a Dimaro, diffuse dal sito Il Napolista e poi acquisite dalla Procura".

le pagelle

27 novembre 2012
Napoli Club

Cagliari-Napoli 0-1, azzurri corsari ad Is Arenas. Ecco le pagelle di IamNaples.it

Spicca la prova della difesa
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Vittoria fondamentale per il Napoli di Mazzarri che accorcia sulla Juve e aspetta di avere buone notizie dal Tardini di Parma, dove stasera giocherà l’Inter. 0-1 il risultato finale tra il Cagliari e gli azzurri che portano a casa i tre punti grazie ad un sussulto di Marek . Il Napoli con questa vittoria rientra nella corsa scudetto superando Fiorentina e Inter (seppur momentaneamente) e posizionandosi a soli due lunghezze dalla Vecchia Signora. Ecco i giudizi di IamNaples.it

De Sanctis 6: Commette un errore grossolano rischiando la frittata al termine del primo tempo. Resta comunque poco impegnato durante tutto l’arco del match. Sicuro nelle uscite

Gamberini 6.5: Si immola una conclusione di Nenè negandogli la gioia del gol. Rischia un’autorete sugli sviluppi di un calcio d’angolo avversario. Cresce nella ripresa dimostrandosi sempre puntuale

Cannavaro 6.5: Sempre puntuale e preciso nei disimpegni, esegera un po’ nei lanci lunghi sui quali opta anche quando potrebbe evitare. Buona la sua prova da leader difensivo di una retroguardia impeccabile

6.5: Va un po’ in affanno a causa della velocità di Sau e l’imprevedibilità di Thiago Ribeiro e Nenè, specie ad inizio gara. Nel secondo tempo non ne sbaglia una. Domina nel gioco aereo e limita in tutti i modi sia Sau che Ibarbo.

Maggio 5: Ancora lontano dalla forma migliore. Nella prima frazione dimostra di essere sulla buona strada per garantire l’apporto fondamentale a questo Napoli in un futuro che si spera sia più vicino possibile. Brusco calo nella ripresa. Mazzarri se ne accorge e lo sostituisce con Mesto (dal 64’ Mesto 6: Gestisce bene gli attacchi sulla corsia di destra. Spunti interessanti dimostrano un buono stato di forma)

Behrami 6.5: Lotta come un leone dal primo minuto di gioco. Non dà respiro alla mediana cagliaritana, soprattutto a Nainggolan. Cala un po’ negli ultimi 45’ minuti, ma è prezioso in alcuni situazioni quando interrompe e disturba le manovre avversarie.

Inler 5.5: Non dà il giusto ordine agli attacchi azzurri nella prima frazione ed il Napoli soffre a causa di una manovra a tratti confusionaria. Nel secondo tempo si riscatta proponendo buoni suggerimenti per i compagni

Dzemaili 5: Sbaglia troppi passaggi semplici e perde molti palloni nei primi 45’ di gioco. Risulta anche un po’ nervosa. Rimedia un’ammonizione evitabile. Mazzarri si cautela sostituendolo con Vargas (dal 68’ Vargas 6: Entra col piglio giusto svolgendo come meglio può i compiti che gli assegna il mister)

Zuniga 5.5: Mazzarri va su tutte le furie quando il colombiano si intestardisce in spunti personali. In certe occasioni non legge alla perfezione l’azione optando sulla conclusione dalla lunghissima distanza. Ragiona maggiormente nella seconda frazione di gioco e da una sua iniziativa nasce il gol di Hamsik.

Hamsik 6.5: Entra poco nel vivo dell’azione nel primo tempo. Da lui il mister si aspetta molto di più. Ed ecco che quando meno te lo aspetti piazza il colpo decisivo che permette al Napoli di rientrare pienamente nella corsa Scudetto. Non è autore di una prestazione monumentale, ma ci mette lo zampino decisivo. Ed è quella la cosa che conta maggiormente.

Insigne 6.5: Ad inizio match è lui a creare i maggiori pericoli al Cagliari: prima colpisce un palo, poi non impatta il pallone su suggerimento di Behrami. Cala un po’ nella ripresa e Mazzarri lo rimpiazza con Dossena (dal 78’ Dossena s.v.)

Napoli: De Sanctis 6, Gamberini 6.5, Cannavaro 6.5, Britos 6.5, Maggio 5 (65′ Mesto 6), Behrami 6.5, Inler 5.5, Dzemaili 5 (68′ Vargas 6), Zuniga 5.5, Hamsik 6.5, Insigne 6.5 (84′ Dossena s.v.). A disp.Rosati, Colombo, Aronica, Fernandez, Grava, Uvini, Donadel, El Kaddouri. All.Walter Mazzarri 6.5.

Cagliari: Agazzi 6, Pisano 5.5, Rossettini 5, Ariaudo 6, Avelar 6.5, Ekdal 6 (80′ Ibarbo s.v.), Conti 6.5, Nainggolan 6, Thiago Ribeiro 5.5 (84′ Cepellini s.v.), Nenè 5.5(87′ Dessena s.v.), Sau 5. All. Pulga 5.5.

Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6
Marcatori: 73′ Hamsik
Note: ammoniti Dzemaili, Rossettini, Avelar

13 ^ giornata

 
Bologna-Inter
Livorno-Juventus
Milan-Genoa
Napoli-Parma
Roma-Cagliari
Sampdoria-Lazio
Sassuolo-Atalanta
Torino-Catania
Udinese-Fiorentina
Verona-Chievo

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