prossimo incontro

sabato
 
24 novembre 2013
ore 20,30
 
Napoli Stadio San Paolo

classifica

 
Roma 32
Juventus 31
Napoli 28
Inter 25
Fiorentina 24
Verona 22
Genoa 17
Lazio 16
Atalanta 16
Milan 13
Parma 13
Udinese 13
Cagliari 13
Torino 12
Livorno 12
Bologna 10
Sassuolo 10
Sampdoria 9
Catania 9
Chievo 6

Serie A 2013-2014

da 0 a 10

7 gennaio 2013
Napoli Club

Da Zero a Dieci: la nuova tassa, Armero il segreto di Zuzù, quel "maledetto" di Goran e i quattro acquisti di De La sul mercato

 

Edi perde  il 2012, non il vizio. Anno nuovo, vita vecchia per il Matador che stende con una tripletta una Roma che Zeman lancia in pasto al cannibale con il numero 7. Napoli-Roma, semplicemente… Da Zero a Dieci.

Zero credibilità a quelli che – adesso spunteranno  fuori – faranno riferimento alla sconfitta della Juventus ed all’inizio di un’eventuale rimonta nei confronti della capolista. Male più grande non si potrebbe fare a questa squadra in questo momento. La Juve, al di là di un fisiologico passo falso, resta inarrivabile per le qualità dell’organico a disposizione di Conte L’obiettivo è il secondo posto e non deve essere fallito.

Uno alla gita fuori porta di Britos ,che al 35’ abbandona la zona di competenza lasciando un pericoloso 3 vs.2 in contropiede alla Roma. In quel momento, le orecchie del brasiliano saranno fischiate non poco con tutti gli spergiuri arrivati da casa per la sua assenza ingiustificata.

Due le vittorie consecutive in campionato. Senza penalizzazione sarebbero 39 i punti in classifica ed il solo pensare alle dissennate prove interne con Torino e Bologna aprono una ferita che ancora sanguina. Che rimpianti

Tre alle condizioni di gioco del terreno di gioco. Dopo la lunga sosta il San Paolo non si fa trovare pronto ad una serata che avrebbe meritato ben altro abito. Possibile che questa problema non possa risolversi?

Quattro gli acquisti che servirebbero per blindare un secondo posto che, per valori  assoluti, questa squadra merita. Tanti i nomi sulla lista della spesa del presidente dal quale sarebbe lecito aspettarsi uno sforzo economico dopo il mercato al risparmio – chi dice il contrario è in malafede – fatto in estate. Perché non osare? Perché non lanciare un segnale importante alle rivali?

Cinque minuti bastano ad Edinson Cavani per tenere a battesimo anche questo 2013. Ormai il Matador è una tassa da pagare, un tributo che ogni squadra deve versare. Senza scelta. Una tassa che, spesso, sei costretto a pagare non una, non due ma tre volte. Altro che Governo Monti. Estorsore.

Sei gennaio, giorno dell’Epifania, letteralmente “Apparizione” ed è questa la sensazione che invade la mente dei tifosi del Napoli al minuto 31’ quanto De Sanctis salva la porta in USCITA su Destro. Evento raro. Nella ripresa si ripete e ti rendi conto che è “una di quelle sere…”.

Sette come i gatti, le vite di Behrami. Si piega ma non si spezza. Mai. Corre, recupera, ritorna cade e si rialza senza dover pagare mai dazio alla fatica. Se un giorno dovesse capitarvi di incontrare il diavolo, chiedetegli per caso se un certo Valon gli ha venduto l’anima… Inspiegabile.

Otto al buon Bradley che a porta vuota riesce a regalare – pervaso ancora dallo spirito natalizio – un pallone da portare a casa ad uno dei fotografi a bordocampo. Troppo buono.

Nove al ritorno su livelli alto di Zuniga. Sarà un caso – ma non lo è – ma l’imminente arrivo di Armero sulla corsia sinistra ridesta il colombiano dal torpore in cui versare da diverso tempo. Una lezione di vita mai banale: quanto hai la poltrona garantita finisci per rilassarti. Un po’ come stai con una donna da troppo tempo e finisci per trascurarla. Viva  la concorrenza, vero segreto delle grandi squadre.

Dieci a quel poeta dannato e maledetto di Pandev, uno che nei giorni bui arriva ad odiare anche se stesso per quanto indolente e fastidioso. Uno che nei giorni buoni è un flusso di poesia calcistica che ti travolge come acqua gelida che cade dalle più alte delle cascate. Maledetto/benedetto Goran…

Il "Matador": "Non dobbiamo abbassare mai la testa"

7 gennaio 2013
Napoli Club

Cavani: “Napoli, sei senza limiti”

Il "Matador": "Non dobbiamo abbassare mai la testa"
Cavani_Tris
Tanto aveva chiesto alla Befana, tanto ha ricevuto. Mettendoci del suo, ovviamente. Cavani porta via il pallone della sfida con la Roma che equivale ad un’altra tripletta realizzata in maglia azzurra, la settima della serie, la seconda stagionale. Ormai a casa Cavani non c’è più spazio per conservare quei palloni che Edi guadagna sul campo e stanno a significare prestazioni super. Dopo la Lazio, castiga anche la Roma alla stessa maniera. E vola a sedici reti in sedici gare in campionato. Venticinque su ventitrè presenze, comprendendo Europa League, Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Numeri da «mostro» delle aree di rigore. « Sono andato a raccogliere il pallone della partita perché volevo proprio quello con il quale avevo giocato – racconta come un bambino felice a fine gara – E’ un risultato importante per noi perché tutti pensavano che dopo due risultati negativi di fila fossimo crollati. Invece abbiamo dato una prova di grande professionalità e questo gruppo merita di andate avanti e di lottare per qualcosa di prestigioso». Cavani è visibilmente raggiante. Come lo fu, la sera dopo aver rifilato addirittura un poker al Dnipro e spinto il Napoli ad avviarsi verso i sedicesimi di finale di Europa League. Dalle vacanze in Uruguay, trascorse tra una battuta a pesca nel fiume che scorre poco distante da Salto ed un allenamento sul campetto vicino casa, Cavani è rientrato più determinato di prima. Non gli bastava il rigore trasformato a Siena che pure aveva consentito di scacciare le ombre di una crisi. Cavani voleva vincere al San Paolo. O perlomeno tornare a vincere dopo i k.o. con il Bologna. E vi è riuscito alla sua maniera, siglando tre reti una diversa dall’altra, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto ed anche fallendo qualche altra ghiotta occasione da rete.
Ma non vuole guardare tanto più in là. Per il protagonista della serata, che non smette mai di pensare agli amici Cannavaro e Grava colpiti da una squalifica così pesante, c’è ancora tutto un girone di ritorno da giocare. Ed il Napoli, in attesa che la Corte di Giustizia Federale possa restituire i punti tolti dalla Disciplinare, può dire la sua fino in fondo: « Non dobbiamo abbassare la testa, ma solo cercare di mantenere la calma ed andare avanti perseguendo il nostro obiettivo che sappiamo bene qual è ». Che è quello di insidiare il primato della Juventus ma soprattutto afferrare la Champions League e così ritornare nell’Europa che conta. La stessa Europa che lo vede sul tetto dei bomber in Europa League e gli strizza l’occhio in continuazione. Manchester City, Paris Saint Germain, e tanti altri club ancora stanno già valutando come fare per arrivare a quella clausola rescissoria fissata da De Laurentiis su richiesta specifica dei suoi procuratori (Triulzi ed Anellucci): sessantatrè milioni di euro. Ma lui, per ora, ci tiene al Napoli più di ieri e meno di domani. E neanche De Laurentiis crede ad un suo possibile , imminente, distacco. Per i tifosi, poi, neanche a parlarne: Cavani è il Napoli e non si tocca.
CAPOCANNIERE - Ma la tripletta di ieri sera fa volare il Matador anche in testa alla classifica dei cannonieri italiani, un titolo non ancora afferrato ma davvero per poco: « Lo sapete, io a quel titolo ci tengo relativamente. L’obiettivo è quello di arrivare più lontano possibile con il Napoli perchè io faccio parte di una squadra e non gioco da solo. Se faccio tanti gol lo devo anche ai miei compagni. Siamo un gruppo unito e possiamo fare solo meglio. Ormai quel momento di appannamento è passato e possiamo guardare avanti con grande ottimismo ». E dopo Pandev ed Hamsik sta per arrivare anche un altro formidabile assist-man: Pablo Armero dall’Udinese.
 

Il Napoli cala il poker

7 gennaio 2013
Napoli Club
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Gli azzurri, con una tripletta di Cavani ed un gol di Maggio, stendono la Roma di Zeman
Il primo tempo di Napoli Roma termina con gli azzurri in vantaggio con un esterno destro di Cavani dopo appena 4 minuti. La vera mente della segnatura è Pandev che fa una buona gara, riesce a tenere palla anche fra tre avversari (l’episodio in particolare, al 24’, è di altissima scuola) e a far salire la squadra. Dopo il vantaggio, però, gli azzurri lasciano che la Roma guadagni terreno e, in effetti, nel quarto d´ora finale i giallorossi stringono il Napoli nella propria area di rigore. C’è da dire, comunque, che De Sanctis fa un ottima prova salvando due volte, la prima lanciandosi sui piedi di Destro (31’), la seconda alzando in angolo su tiro dal limite di Pjanic (37’). Il Napoli nel finale di gara si disunisce ed sbaglia molto in fase di appoggio.
L’arbitraggio è eccessivamente fiscale con un numero esagerato di cartellini gialli e qualche decisione dubbia su Cavani, spinto al limite dell’area al 9’, e Maggio, spinto in area al 20’.

Al 3’ del secondo tempo Cavani torna sulla vetta della classifica capocannonieri. Zuniga crossa dalla sinistra al centro per Pandev che riesce a servire con un po´ di fortuna Cavani che, spalle alla porta, si sistema il pallone e poi girandosi va a segno di sinistro, con la palla deviata leggermente da Pjanic.
Due azioni sprecate.
Contropiede numero uno, al 10’, con Hamsik che scatta tutto solo verso la porta della Roma, ma poi non calcia e non passa a Pandev e così viene fermato in angolo sulla destra.
Contropiede numero due, al 12’, con Cavani che va nell´uno contro uno con Piris ma, viene fermato.
Al 23’ uno strepitoso Giaguaro De Sanctis salva due volte su tiro ravvicinato di Osvaldo e Pjanic, poi De Rossi a porta vuota manda incredibilmente a lato.
Quindi, arriva la tripletta del Matador al 25’. Sul calcio d´angolo di Pandev, Cavani salta più in alto di tutti e di testa schiaccia la palla in rete, facendola passare sotto le gambe di Goicoechea.
C’è poi Osvaldo che accorcia le distanze: su passaggio filtrante di Lamela, supera Britos ed in diagonale trafigge De Sanctis al 27’.
Dopo l’espulsione di Pjanic (29’) e un dubbio atterramento in area ai danni del Matador (38’), ecco il gol numero 4 di Maggio, capitano dopo l’uscita dal campo di Hamsik. Lungo lancio di Cavani per Maggio che scatta tutto solo, a tu per tu con Goicoechea, che riesce a respingere il suo destro, ma la palla resta nel raggio di azione dell’azzurro che di sinistro, in diagonale, porta il risultato sul 4 a 1.

E’ iniziato un buon anno.

Anche Dzemaili in lista di sbarco?

2 gennaio 2013
Napoli Club

Anche Dzemaili in lista di sbarco?

Ore concitate sul calciomercato del Napoli. Tra contratti da rinnovare, addii già pronti, emergenze da risolvere, lacune da colmare e scontenti da piazzare il lavoro non manca al ds Bigon per il quale si preannuncia un gennaio rovente. L’ultima grana si chiama Blerim Dzemaili. Lo svizzero è una spina nel fianco da quando ha cominciato ad alzare la voce per chiedere una cessione: il centrocampista è scontento dell’utilizzo che gli riserva Mazzarri. Non solo il minutaggio basso ma anche il ruolo gli vanno stretti: si sente un trequartista l’ex Parma, non un mediano. A fare il vice-Behrami non si trova a suo agio, vorrebbe giocare più avanti come a volte gli capitava nella scorsa stagione. Il doppio mediano richiesto dal tecnico, però, gli preclude altre posizioni considerato che come trequartista Hamsik è intoccabile. Era partito bene Dzemaili quest’anno, approfittando anche di un calo di Inler, e nelle prime gare era stato schierato come titolare ma col passare delle giornate ha perso sempre più quotazioni finendo con l’essere relegato spesso tra le riserve. Una situazione che comincia a stargli troppo stretta, tant’è che avrebbe chiesto alla dirigenza di essere ceduto. Difficile che il Napoli possa accontentarlo a gennaio: Bigon ha già il problema di Donadel che egualmente chiede spazio e vuole andar via. L’ex viola verrà sicuramente ceduto e sostituito con un altro centrocampista ma appare improbabile che il reparto venga rivoluzionato con la vendita anche di Dzemaili

13 ^ giornata

 
Bologna-Inter
Livorno-Juventus
Milan-Genoa
Napoli-Parma
Roma-Cagliari
Sampdoria-Lazio
Sassuolo-Atalanta
Torino-Catania
Udinese-Fiorentina
Verona-Chievo

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