Da Zero a Dieci: l'arbitraggio indegno, l'incubo viola, lo schiaffo di Mertens e la nostalgia di Mazzarri
Con il cuore oltre l'ostacolo, con la grandissima qualità del suo organico. Fiorentina-Napoli, semplicemente... Da Zero a Dieci.
Zero ad una direzione di gara assolutamente inadeguata. Premessa: il rigore di Cuadrado nel finale è talmente evidente che non ha nemmeno senso discuterne. Ha però senso analizzare un arbitraggio mai coerente nel corso della gara. Giallo a Pandev per un normalissimo falllo di gioco, calciatori della Fiorentina graziati per 54' nonostante falli sistematici a fermare le ripartenze azzurre. Altra incoerenza: se viene sanzionata la spinta (?) di Fernandez su Savic, come è possibile non fare lo stesso per un episodio analogo che ha coinvolto Mertens e Roncaglia in area viola? Una partita così bella avrebbe meritato senza dubbio un arbitro di altra caratura.
Uno il gol in campionato di Mertens. Il belga decide di dare un ulteriore schiaffo in faccia agli scettici e, dopo le meravigliose prove con Marsiglia e Torino, chiude il cerchio andando a segnare la rete - bellissima e decisiva - contro la Fiorentina. Avete presente quella sensazione di puro godimento quando fate un acquisto e realizzate di averlo pagato molto meno di quanto effettivamente vale? Ecco.
Due alla sindrome da svenimento precoce dei calciatori viola in area azzurra. Calvarese sarà pure un mediocre, ma i viola hanno provato in tutti i modi a lucrare rigori anche dove non esistevano. Solo a fine gara è stato svelato l'arcano: Rossi e Cuadrado parteciparenno alle prossime Olimpiadi nella categoria tuffi sincronizatti. Erano i primi allenamenti.
Tre al braccio largo di Fernandez sul rigore viola. L'arbitro esagera, resta però la leggerezza dell'argentino che poteva costare molto cara. Non dobbiamo mollare un centimetro Fede.
Quattro le vittorie in trasferta nelle prime cinque gare con la valigia. Espugnate Verona, Milano, Genova e Firenze. La cosa più assurda? L'unica sconfitta è arrivata nella gara giocata meglio e, a lunghi tratti, dominata contro la Roma.
Cinque in campionato e tanto altro. Per tutta la serata fiorentina, giusto per restare in tema Halloween , Callejon è stato l'incubo peggiore della difesa viola. Pare che il malcapitato Compper abbia dormito con la luce accesa dopo la gara per paura che arrivasse lo spagnolo a dribbarlo anche nel sonno. Immenso Josè.
Sei i punti di vantaggio sulle inseguitrici da parte delle prime tre delle classe. Troppo divario con il resto del gruppo. Il discorso per la qualificazione Champions è già in archivio.
Sette al palo del minuto 30. Un ispirato Woody Allen in Match Point faceva pronunciare queste parole ad un suo personaggio: "In ogni cosa è importante avere fortuna. Il lavoro è indispensabile ma hanno tutti paura di ammettere quanta parte abbia la fortuna". Ecco. In un momento così delicato del match quel legno che si oppone al destro di Cuadrado è un segnale che le stelle, ogni tanto, si ricordano anche di Napolil.
Otto al coraggio di Rafa Benitez. In una gara così importante decide di mettere Hamsik in panchina dando una chance importante a Pandev. Questo significa tenere una rosa sempre sulla corda. Così si tiene un gruppo, tutto il gruppo, motivato. Altro che la storiella dei titolarissimi.
Nove al primo assist di Gonzalo Higuain. Meravigliosa la giocata del Pipita, per cui è impossibile trovare parole migliore di queste: "La poesia quando la spieghi, diventa banale. Meglio della spiegazione, è l'esperienza diretta delle emozioni, che può svelare la poesia ad un'anima predisposta a comprenderla". Semplicemente da brividi l'esterno destro del Pipita.
Dieci a Walter
Mazzarri. Si, proprio a lui, perchè - dice - che è tutto merito suo se il Napoli ora si trova in questa condizione. Walter, non sarebbe il caso di voltare pagina e pensare ai (tanti) problemi di casa tua? Noi lo abbiamo già fatto