La scelta di designare Gianluca Rocchi per Milan-Napoli non soddisfa i tifosi azzurri. "In questo momento delicato del calcio italiano e della stagione - dice Saverio Passaretti, presidente dell’Associazione italiana Napoli Club - non mi pare la designazione più opportuna, proprio per i precedenti. Braschi poteva scegliere un altro arbitro. In ogni caso i tanti tifosi che saranno a San Siro e quelli che vedranno la gara da casa sperano solo che Rocchi applichi il regolamento senza aiutare o danneggiare nessuno. La speranza di tutti è che vinca la squadra che dimostrerà di essere la più forte, ma senza condizionamenti arbitrali".

PRECEDENTI - Le preoccupazioni sono legate ai due precedenti recenti con Rocchi, sempre con il Milan a San Siro. Il Mattino le ricorda così: Il 2 novembre del 2008 il Napoli di Reja, forte del primo posto in classifica, al pari dell’Udinese, con 20 punti in 9 gare, sfida i rossoneri. Finì 1-0 grazie ad uno sciagurato autogol di Denis a 4’ dalla fine. Prima, però, Rocchi si rese protagonista: consentì l’aggressività rossonera (urla di Gattuso in faccia ad Hamsik) ma fu fiscale nell’espellere, al 43’, Maggio per doppia ammonizione. Poi concesse un rigore dubbio al Milan per un fallo di mano di Pazienza, con il braccio legato al corpo. Iezzo lo parò a Kakà, ma non bastò. Ancora più discussa fu la direzione arbitrale di Rocchi tre anni dopo. Il 28 febbraio 2011, di lunedì sera, il Napoli, reduce dall’eliminazione in Europa League ad opera del Villarreal, senza Lavezzi squalificato per il presunto sputo a Rosi nella gara con la Roma, perse per 3-0 col Milan. Gli azzurri erano a soli tre punti dal Diavolo capolista. I rossoneri dominarono, tuttavia la gara venne aperta dal discutibile rigore concesso a inizio ripresa da Rocchi per un fallo di mano di Aronica. Il difensore colpì la sfera col gomito sulla linea di fondo a seguito di un contrasto con Pato, alla fine di un’azione viziata da due irregolarità: il fuorigioco di Ibrahimovic e il fallo dello stesso svedese su Cannavaro.

SCORE - Rocchi ha diretto il Napoli 18 volte: 8 vittorie, 4 pari e 6 sconfitte. Con lui anche due gare a San Siro con l’Inter nel 2011: il 3-1 del 6 gennaio (esordio di Leonardo e gol annullato a Dossena) e il blitz per 3-0 del 1 ottobre (con espulsione di Obi e rigore concesso agli azzurri per fallo fuori area su Maggio). Quest’anno ha diretto le due trasferte di Parma (1-2) e Verona (sconfitta col Chievo per 2-0). Due i precedenti stagionali anche col Milan: il pareggio di Parma e il ko per 4-2 con la Roma all’Olimpico. In totale con lui il Diavolo ha colto 8 vittorie, 4 pari e 11 sconfitte.

Nonostante le smentite di turno, Carlo Ancelotti sembra sempre più destinato a lasciare Parigi la prossima estate. Il giro europeo dell'allenatore emiliano conoscerà una nuova tappa in Spagna, a Madrid: Florentino Perez, come riporta il Corriere dello Sport, avrebbe deciso di puntare su di lui per ricominciare un nuovo ciclo. E Ancelotti ha in testa un solo giocatore su cui rifondare la squadra: Edinson Cavani. Strada in salita, operazione da 120 milioni di euro se si mette in contro un ingaggio tra i 6 e i 7 milioni all’uruguaiano. Per averlo Perez sa che c’è una strada sola: pagare la clausola da 63 milioni di euro che De Laurentiis ha fissato. 

Zlatan Ibrahimovic andrà via da Parigi? E' questa la prima domanda cui rispondere per capire il futuro dell'attaccante svedese. Il Corriere dello Sport oggi in edicola riporta una voce: Ibra sarebbe stanco dei malumori della piazza parigina, nonchè preoccupato dell'incombente arrivo di Mourinho, con cui non corre buon sangue, al Paris Saint Germain. Il tecnico portoghese inoltre, porterebbe in dote nella capitale francese quel Cristiano Ronaldo che avrebbe la funzione di oscurare la stella svedese. Che però, è giusto ricordarlo, guadagna 14 milioni di euro netti a stagione. Una follia.

ITALIA - Una follia che di certo in Italia nessuno potrebbe permettersi. Dunque se è vera l'ipotesi secondo cui Ibra voglia cambiare nuovamente squadra e fare ritorno nel nostro Paese, dovrà dimenticarsi di guadagnare tanto. Quei soldi non potrà darglieli la Juventus, che pure è interessata al giocatore, e tantomeno il Napoli. E' pur vero però che De Laurentiis a fine stagione potrebbe ritrovarsi in mano la brutta gatta da pelare della partenza di Cavani: per mettere a tacere i mugugni della piazza partenopea, servirebbe un grandissimo colpo. Chi meglio di Ibrahimovic? Ai posteri l'ardua sentenza. Sognare è lecito, l'importante è non diventare schiavi dei propri sogni.