prossimo incontro

sabato
 
24 novembre 2013
ore 20,30
 
Napoli Stadio San Paolo

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Serie A 2013-2014

vicino Biabiany

7 giugno 2013
Napoli Club
 
 
A Radio Marte durante Marte Sport Live della sera è intervenuto Ilario Imparato di Napoli Press:

“Ad oggi nessuno ancora può prendere Cavani, se dovessi scrivere la formazione del Napoli del prossimo anno ci scriverei sicuramente il nome di Cavani. Sul primo acquisto credo sia vicino Biabiany, dovrebbe essere lui il primo acquisto del Napoli 2013/14 ed incontrerebbe il mio favore, perchè Benitez lo conosce bene.” NapoliNetwork.

7 MLN ANNUI PER CAVANI

29 maggio 2013
Napoli Club
DE  LAURENTIIS:  7  MLN  ANNUI  PER  CAVANI

Secondo quanto riferisce SKY il Patron del Napoli, De Laurentiis, ha presentato una nuova offerta a Cavani, attraverso l'entourage del Matador, per convincerlo a rimanere in azzurro. L'offerta consiste in 7 milioni di euro ed un nuovo allenatore di spessore in panchina come Benitez. L'offerta di De Laurentiis sarebbe dunque da considerarsi un ultimatum: il Matador ha 15 giorni di tempo per pensarci. Nei giorni scorsi si è parlato anche di diritti di immagine che potrebbero essere completamente lasciati al calciatore.

PIAZZA PULITA

29 maggio 2013
Napoli Club

ED ORA PIAZZA PULITA!

 

Chiuso il ciclo Mazzarri , giusto affidarsi ad un nuovo progetto che passi attraverso un nuovo gioco e nuovi interpreti soprattutto quelli spremuti dal vecchio mister

maggio_300.jpg: ED ORA PIAZZA PULITA!

Chiusa l’era Mazzarri, ma forse è anche un pò eccessivo e celebrativo per lui chiamarla così, bisogna iniziarne un’altra. Molto più affascinante, vincente, europea, “cazzuta” come ama dire il presidente e soprattutto condivisa, quella di Rafa Benitez. Alcuni passaggi del presidente in conferenza stampa hanno finalmente fugato ogni dubbio relativo al vecchio mister. Questa squadra soffriva dei limiti dello stesso tecnico che amava il suo modulo e le gerarchie più delle vittorie o della crescita del club e la valorizzazione dei giovani. Prova ne è il discorso su Lamela oppure il non aver voluto Cuadrado, Verratti e Pazzini oppure aver fatto cedere Gargano. Tutte situazioni che potevano mettere in difficoltà le sue gerarchie e le sue autocelebrazioni. Pensare che per far convivere Armero, Zuniga e Maggio, si è inventato una competitività solo sull’out sinistro perché i due colombiani accettavano di buon grado di essere in competizione tra loro ma non con Maggio che è risultato, nell’arco di questa stagione, manifestamente inferiore. Ma Maggio è uno dei suoi fedelissimi come Mesto, Pandev, De Sanctis ed anche lo stesso Cannavaro. Proprio su questi finisce il mirino, sono proprio loro ad essere in focus.  Mazzarri, idolatrato spesso da questi stessi calciatori, ha dichiarato che sarebbe stato difficile trarre di più da loro, ottimi professionisti ma giunti al capolinea dal punto di vista delle motivazioni. Giusto allora che il presidente valuti la possibilità di cedere questi elementi per due ragioni: una è quella di essere stati spremuti dal loro mentore e l’altra perché gli stessi, affascinati dalla “cura rigenerativa” di Mazzarri potrebbero mal rispondere alle sollecitazioni emotive di Benitez e condizionare l’intero gruppo. Benitez è allenatore troppo intelligente e preparato per non capirlo, non vorrà il replicarsi, in chiave minore, del dopo Mourinho e quindi chiederà garanzie specifiche alla Società per poter compiere al meglio il proprio lavoro. Per quanto riguarda Maggio, prode scudiero del tecnico di San Vincenzo, visto che Mazzarri sta facendo di tutto per portarlo in nerazzurro il presidente non dovrebbe pensarci nemmeno un secondo. Da vendere immediatamente! Con i soldi incassati e risparmiati dal suo ingaggio si potrebbe premiare il meritevole Zuniga e farlo ritornare finalmente sulla sua corsia lasciando la sinistra al suo compagno di nazionale cosa auspicata dal mese di gennaio di quest’anno ma che, per i suddetti limiti, i tifosi non hanno mai potuto apprezzare. Con il 4-2-3-1 di Benitez, con lo staff del tecnico spagnolo che colmerebbe alcune lacune societarie, con 3 acquisti di qualità e magari non cedendo Cavani, anche per fare un piccolo dispetto a Mazzarri, il Napoli ed il suo patron Aurelio De Laurentiis potrebbero aprire un ciclo più affascinante e magari vincente. Di sicuro sarà un Napoli che assumerà i connotati della grande Società, assumerà i connotati europei del suo nuovo tecnico perdendo i provincialismi del precedente e forse risulterà, agli occhi delle tifoserie avversarie, anche più simpatica.

L'OBBLIGO DI TENERE ZUNIGA

29 maggio 2013
Napoli Club

BENITEZ, IL NUOVO MODULO, LA DIFESA A 4 E L'OBBLIGO DI TENERE ZUNIGA

 

Con il tecnico spagnolo torna a Napoli la difesa a 4, un dogma che mette in discussione il reparto esterni, tranne Zuniga, terzino destro naturale da blindare

zuniga grabde.jpg: BENITEZ, IL NUOVO MODULO, LA DIFESA A 4 E L'OBBLIGO DI TENERE ZUNIGA

La scelta di affidarsi ad un tecnico come Rafa Benitez per guidare il Napoli nei prossimi due anni (smentite o conferme a parte) rappresenta un vero  e proprio taglio netto con il passato. De Laurentiis nel momento più difficile della sua gestione è riuscito ad assicurarsi il migliore sulla piazza, una decisione che riflette la volontà da parte del Presidente di continuare a crescere e di puntare prima o poi al sogno tricolore. Lo stratega spagnolo è infatti uomo di caratura internazionale, capace di vincere la Liga con il Valencia e di assicurarsi quasi tutti i trofei europei: dalla Champions con il Liverpool, passando al Mondiale per club con l'Inter fino alla conquista dell'Europa League con il Chelsea, e soprattutto questi ultimi due successi realizzati in ambienti tutt'altro che favorevoli.

 

Ma è da un punto di vista tattico, per non dire motivazionale, che lo spagnolo si differenzia totalmente da Walter Mazzarri.Rafa Benitez nei suoi trascorsi inglesi e spagnoli si è caratterizzato per la spiccata capacità di cambiare squadra partita dopo partita, di affidarsi a più uomini e di non etichettare i calciatori in titolarissimi e riserve, come fa invece una nostra vecchia conoscenza. Ma non solo. Lo spagnolo è un vero e proprio manager all'inglese, utilizza i giovani, punta su di loro, scova talenti (si vocifera che abbia un database innovativo con schede di migliaia e migliaia di calciatori da tutto il mondo) e valorizza le qualità di ogni singolo giocatore con il suo marchio di fabbrica: il 4-2-3-1. Ed ecco un altro taglio netto con il passato, la difesa a 4. Il nuovo modulo impone alla società di dare un occhio ai terzini e affidarsi a uomini di qualità e capaci di interpretare al meglio il ruolo. In questo momento nella rosa del Napoli ci sono 4 esterni, Zuniga, Maggio, Armero e Mesto. Solo il primo però assicura quella copertura difensiva e quella capacità di interpretare il ruolo di terzino che richiede Benitez. Il colombiano, infatti, salito alla ribalta in Italia con la maglia del Siena proprio come terzino destro, è stato capace, anche grazie a Mazzarri, di cimentarsi al meglio nel corso degli anni  a centrocampo e a volte nella trequarti, ma senza ombra di dubbio il suo ruolo naturale è quello del terzino e perdere un giocatore del genere proprio ora in quest'aria di rinnovamento rappresenterebbe un vero passo falso da parte della società. E' obbligatorio quindi rinnovare il contratto a Zuniga, blindarlo insomma dagli attacchi dell'Inter e della Juve, soprattutto considerando che gli altri 3 esterni non garantiscono grande efficienza nella difesa a quattro. Uno su tutti è Maggio che già quest'anno è stato protagonista di una stagione al di sotto dei suoi standard ma soprattutto è sempre stato in difficoltà nel ruolo di terzino destro, come si evince anche in Nazionale, dove Prandelli lo impiega senza grossi successi. A parte il nodo Cavani forse è proprio questo il problema più importante da affrontare durante la campagna di rinforzamento. Maggio è uomo di Mazzarri e solo con lui è riuscito ad esprimersi al meglio, con la sua capacità di inserirsi frutto della spiccata velocità e marcia in più, ma incapace di puntare l'uomo o di assicurare una buona dose di cross, cosa che invece non accade con Zuniga che è calciatore versatile, in grado di giocare sia a destra che a sinistra, di garantire grande qualità e quantità nella difesa a 4 e protagonista negli ultimi anni come uno dei migliori esterni in serie A.Bisogna puntare sul colombiano, magari sacrificando Maggio che poco è incline al nuovo modulo, e puntare tutto sul rafforzamento del reparto difensivo che ha bisogno di un sa

13 ^ giornata

 
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