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sabato
 
24 novembre 2013
ore 20,30
 
Napoli Stadio San Paolo

classifica

 
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Serie A 2013-2014

Napoli vs Parma

22 novembre 2013
Napoli Club

NAPOLI-PARMA

PROBABILI FORMAZIONI

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Riprende il campionato, il Napoli ospiterà al San Paolo per l'anticipo della 13esima giornata il Parma. Rafa Benitez dovrà ancora fare a meno di Mesto e Zuniga, ma potrà contare sul pieno recupero di Britos. In porta ci sarà Reina, la coppia centrale sarà formata da Albiol e proprio dal rientrante Britos. Sulla destra giocherà Maggio, mentre sulla sinistra potrebbe esordire Reveillere fin dal primo minuto, Armero è infatti stanco dal lungo viaggio intercontinentale. A centrocampo Behrami che nei giorni scorsi lamentava qualche dolore al ginocchio potrebbe partire dalla panchina, al suo posto ci sarà Dzemaili che giocherà al fianco di Inler. Sulla linea offensiva l'unico certo del posto è Callejon, insieme allo spagnolo dovrebbero esserci Hamsik (lo slovacco che ha superato il suo fastidio al piede potrebbe però riposare a vantaggio di Pandev) e Mertens (il belga è favorito su Insigne). In avanti Higuain dovrebbe giocare titolare.

Nel Parma, mister Donadoni dovrà fare a meno degli infortunati Pavarini e Galloppa. Out anche Rosi, squalificato per due turni. In dubbio anche Okaka,mentre Obi ha recuperato. In difesa ci saranno Cassani, Paletta e Lucarelli. A centrocampo spazio all'ex Gargano che agirà con Marchionni e Parolo. Sugli esterni ci saranno lo scattante Biabiany e Gobbi. In attacco Cassano e Sansone saranno la coppia offensiva che si prensenterà al San Paolo. Amauri dovrebbe partire dalla panchina.

PROBABILI FORMAZIONI

NAPOLI (4-2-3-1): Reina, Maggio, Albiol, Britos, Reveillere, Dzemaili (Behrami), Inler, Callejon, Hamsik (Pandev), Mertens, Higuain. All. Benitez

PARMA (3-5-2): Mirante, Cassani, Paletta, Lucarelli, Biabiany, Marchionni, Gargano, Parolo, Gobbi, Sansone, Cassano. All. Donadoni

Cannavaro può partire

13 novembre 2013
Napoli Club

Il Roma - Cannavaro può partire: possibile scambio con Inter o Milan

 

Paolo Cannavaro può lasciare il Napoli a gennaio. A fare il punto sul fututo del capitano è l'edizione odierna del quotidiano Il Roma che spiega che il difensore partenopeo - poco utilizzato da Rafael Benitez in questa prima parte di stagione - potrebbe rientrare in uno scambio. "Se dovesse partire Cannavaro potrebbe arrivare un nome di profilo inferiore - si legge -. Se davvero l'Inter dovesse richiederlo non è impossibile ipotizzare uno scambio alla pari con Andreolli (Inter) o Constant (Milan)". 

Santini: ”Mascherano a Napoli a gennaio”

13 novembre 2013
Napoli Club

Santini: ”Mascherano a Napoli a gennaio”

 
A Radio Crc nella trasmissione 'Si gonfia la rete' di Raffaele Auriemma è intervenuto Fabio Santini, giornalista di Rtl. Ecco quanto evidenziato:

'Un giocatore come Maggio non credo si debba discutere. Parliamo di un laterale tra i più completi, ma deve lavorare di più sulle sue potenzialità. Hamsik chissà perchè quando incontra le squadre di blasone non da mai il meglio nelle proprie prestazioni. Questo è accaduto anche nell'ultima partita, contro la Juventus. Evidentemente, spegnendosi la luce dello slovacco, si spegne il gioco del Napoli. E' come quando si spegne la luce di Pirlo. Mi chiedo come mai un giocatore dalla forza di Hamsik soffra così i confronti con le grandi.

Benitez credo abbia convinto De Laurentiis a prendere Mascherano che può far sì che gli altri giocatori si sentano più sicuri e lo stesso Hamsik può migliorare. Benitez ha individuato il tallone d'Achille in questo Napoli: il giocatore è stato contattato e ritengo che a gennaio Mascherano vestirà l'azzurro'. Napolimagazine

Una serata da dimenticare

11 novembre 2013
Napoli Club
Una serata da dimenticare

 
Nel big match dello Juventus Stadium gli azzurri battuti per 3-0: gol di Llorente e capolavori di Pirlo e Pogba
Una serata da dimenticare Il primo tempo del super match con la Juve termina con i bianconeri in vantaggio per uno a zero grazie a un gol segnato appena al secondo minuto di gioco… in netta posizione di offside non segnalata.
La Juve sfiora anche il raddoppio prima con Bonucci e poi con Llorente, ma in questi due casi è Pepe Reina ad essere decisivo. Gli azzurri si fanno vedere in tre occasioni, due con Insigne ed una con Higuain, con tiri che terminano di poco fuori. Degna di nota una strattonata in area di Ogbonna su Higuain, ma Rocchi assegna la punizione ai padroni di casa (!).
La gara è molto tattica e le due formazioni non intendono scoprirsi. Visto il risultato fin qui maturato, potrebbe valere la pena essere più temerari nella seconda frazione di gioco.
Purtroppo prosegue la presente assenza di Hamsik. Inler viene impedito nell'impostare le azioni da Tevez. E anche Callejon stasera, ahimè, non sembra in palla.

All'11 il solito, sorprendente, Rocchi assegna un fallo inesistente ai danni di Pirlo, dopo aver in precedenza fischiato un fallo inesistente di Insigne su Llorente.
19'. Cross di Armero in area per Hamsik che controlla con la pancia e poi calcia sull'esterno della rete dando l'illusione del gol.
Al 21' triangolazione della Juve con Vidal che entra in area tutto solo, ma manda la palla sull'esterno della rete.
Al 29' un calcio piazzato di Pirlo si insacca nel sette alla sinistra di Reina. Ed è 2-0.
33'. Grandissima parata di Buffon su tiro ravvicinato di Insigne sul primo palo.
Purtroppo Pogba coglie il 3-0 al 35' stoppando e insaccando di esterno destro con un tiro imprendibile. Bravo, ma anche fortunato.
Viene espulso Ogbonna per doppia ammonizione al 35', ma oramai mancano troppi minuti e lo svantaggio è troppo largo per poter pensare di recuperare.

(maria rosaria damiano)

Benitez non ci sta

11 novembre 2013
Napoli Club

Benitez non ci sta, squadra a rapporto un'ora dopo la gara! Dalla rabbia all'ironia su Pirlo: "Marcarlo? Sì, sulla punizione..."

"Il calcio è bugia". La frase di Benitez in una recente intervista è tornata alla mente ieri, quando nelle dichiarazioni post-partita lo spagnolo ha provato parzialmente a giustificare la prova dei suoi, penalizzati da qualche episodio ma che hanno sbagliato tanto a partire dall'approccio alla gara. Aspetto evidente anche per il tecnico che, non a caso, ha voluto parlare immediatamente alla squadra, non aspettando il ritorno a Napoli. Benitez dopo la gara era furioso, sia per l'arbitraggio - dopo aver per tutta la partita discusso col quarto uomo - che per la prova dei suoi ed ha voluto dire tutto quello che pensava immediatamente dopo il match senza far sbollire rabbia e delusione. "Avevo tanto da dire" s'è difeso dopo la gara sull'enorme ritardo nel presentarsi davanti ai microfoni. Soltanto pubblicamente ha provato a sdrammatizzare quando gli è stato chiesto del perchè Pirlo non sia stato marcato: "Dura marcarlo quando tira quella punizione..." ha ironizzato lo spagnolo.

Pistocchi

11 novembre 2013
Napoli Club
   

Pistocchi: “Non accettiamo lezioni di giornalismo da Conte”.

L’opinionista televisivo Maurizio Pistocchi ha attaccato Antonio Conte, nell’edizione odierna di Sportmediaset. Secondo Pistocchi, Conte, al termine del match vinto contro il Napoli, avrebbe messo in cattiva luce l’operato dei giornalisti di Mediaset Premium:

“In trasmissione ieri sera abbiamo parlato del fuorigioco di Llorente e del rigore non dato al Napoli, ma abbiamo anche detto che la Juventus ha meritato la vittoria e che questi episodi non sono stati decisivi. Mentre l’allenatore sconfitto non ha parlato degli episodi, il vincitore ha voluto dettare la scaletta dell’intervista e ha minimizzato gli episodi. Non accettiamo lezioni di giornalismo e di comportamento da Conte. Bisogna saper vincere, ma anche saper perdere“. Calciomercato.

Cori antinapoletani

11 novembre 2013
Napoli Club
News

Cori antinapoletani: squalificate le curve della Juventus

I cori antinapoletani di alcuni suoi tifosi costano cari alla Juventus. Il giudice sportivo ha disposto che la Curva Sud dello Juventus Stadium sia chiusa per due turni. Chiusura per un turno invece per la Curva Nord dell'impianto di Torino.

Squalifica e multa
Il comportamento dei sostenitori bianconeri durante il match con il Napoli ha comportato tra l'altro la revoca della sospensione della sanzione deliberata per Juventus-Genoa. Cinquantamila euro la multa inflitta alla società. Altri 10mila di multa sono stati inflitti per l'utilizzo, sempre da parte dei supporter, di "un fascio di luce laser su dei calciatori della squadra avversaria".

I cori incriminati
Il referto del giudice sportivo entra nel dettaglio, specificando anche quali sono i cori ritenuti colpevoli di discriminazione territoriale. Dalle curve dello Juventus Stadium i tifosi hanno cantato: "Lavali, lavali, lavali col fuoco, o Vesuvio lavali col fuoco" e "Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani, o colerosi terremotati, voi con il sapone non vi siete mai lavati, Napoli m.... Napoli colera sei la vergogna dell'Italia intera. Uccidete questi bastardi".

Multato anche il Napoli
Tutt'altro che esemplare anche il comportamento dei tifosi partenopei. Il Napoli ha ricevuto una multa di 50mila euro perché i suoi supporter "hanno lanciato nei settori occupati dai sostenitori della squadra avversaria cinque petardi ad alto potenziale ed oggetti contundenti di varia natura, creando panico e costringendo quattro persone a ricorrere alle cure dei sanitari".IlMattino.

 

Da Zero a Dieci

11 novembre 2013
Napoli Club

Da Zero a Dieci: il caos sugli spalti, la taglia su Hamsik, l'errore da record e la differenza tra Benitez e Conte

 

Napoli bruttino, congiunzioni astrali tutte sfavorevoli. Juventus-Napoli, semplicemente… Da Zero a Dieci.

Zero all’incredibile caos generato dalle nuove regole sulla discriminazione territoriale. Ora tutto è lecito in questa tragicomica farsa. Ora tutto, più di prima, è una grande schifezza. Lavaci col fuoco.

Uno il minuto giocato ad armi pari. Dopo la rete di Llorente, viziata dal fuorigioco, di fatto si è giocato una gara condizionata in maniera decisiva dall’errore. Provate voi ad andare a Torino e partite con l’handicap. Così è davvero troppo facile. Nuovo record.

Due sconfitte negli scontri diretti con le uniche rivali nella corsa al tricolore. Giusto sottolineare gli errori arbitrali, doveroso rimarcare alcuni limiti palesati contro la Juventus. All’Olimpico, contro la Roma, era stato un Napoli praticamente perfetto. A Torino è stato un Napoli poco solido. C’è ancora tanto lavoro da fare.

Tre i palloni giocabili arrivati dalle parti di Higuain, Criticare il Pipita e tirare fuori – è una storia che ha già stancato – il solito paragone con Cavani sarebbe dolosamente stupido.

Quattro i punti di distacco dalla capolista - molto provvisoria – Roma. Nessun dramma quindi, considerando che al ritorno sia i giallorossi che la Juventus dovranno affrontare l’urlo terrificante del San Paolo. Dopo la tempesta potrebbe arrivare l’arcobaleno. Quando conterà davvero.

Cinque le reti subite nelle ultime tre gare di campionato. Erano state appena sei i gol incassati nelle precedenti nove giornate. Indizio chiaro per un reparto dove che a gennaio necessiterebbe di un intervento deciso e decisivo.

Sei ad uno sconsolato Lorenzo Insigne. Ci ha provato in tutti i modi il Magnifico nella serata maledetta di Torino, ma la sfortuna ed un pizzico di imprecisione gli hanno negato un gol che avrebbe meritato. Restano però le buone sensazioni di una prestazione importante dopo un periodo negativo. Questo è l’Insigne che vuole vedere Benitez.

Sette milioni di euro a chi ci riporterà il vero Marek Hamsik. Proviamo a raccogliere fondi da destinare a chi riuscirà a ridare a questa squadra quel calciatore devastante e decisivo che avevamo imparato a conoscere. Cercasi Marek. Disperatamente.

Otto al destro al volo di Paul Pogba. Applaudire l’avversario per un gesto tecnico meraviglioso è doveroso. Che talento il francese.

Nove al doppio miracolo di Reina nel primo tempo. Istintivamente geniale il riflesso dello spagnolo che prova a tenere a galla i suoi finchè può. Predicatore solitario.

Dieci i titoli internazionali vinti da Benitez. Così il tecnico azzurro ha voluto chiudere la querelle, molto antipatica, aperta da Conte nei giorni precedenti alla gara. Lo stile, d’altronde, è sempre stato chiaro: un raffinato intellettuale prestato al calcio a dispetto di uno squalificato nell’ambito dell’inchiesta per il calcioscommesse. Trovate le differenze.

Insigne unico a salvarsi nel naufragio di Torino

11 novembre 2013
Napoli Club
Insigne unico a salvarsi nel naufragio di Torino

  

Ha messo tutto quello che aveva sul campo e non si è arreso fino alla fine. Non è bastato, ma da solo non poteva fare di più
Non c'è stata traccia di Napoli sul campo dello Juventus Stadium, tranne che in una zona, quella occupata da Lorenzo Insigne. Se si esclude una mezza girata di Higuain (che aveva preso il tempo e lo spazio a Ogbonna) uscita di poco nel primo tempo, tutto quello che ha fatto il Napoli in attacco è stato del giovane Lorenzo. Sua la prima conclusione verso la porta della Juventus, dopo 21 minuti, un tiro non certo potente (parata facile di Buffon) ma utile per uscire, seppure momentaneamente, dall'inferno scatenato dalla Juventus in avvìo di partita. Suo il diagonale nel finale del primo tempo, alto di poco: Buffon avrebbe avuto qualche problema a metterci una pezza. E ancora sua la punizione dopo 7' della ripresa su cui il capitano della Juventus e della Nazionale ha fatto la sua prima bella parata. La seconda è stata quella più difficile: Insigne è entrato in area sulla sinistra, Buffon ha controllato il primo palo ma era pronto ad allungarsi sul secondo perché era lì che aspettava la sventola di Insigne. Invece il piccolo napoletano ha piazzato la palla proprio sul palo più vicino e c'è voluta una prodezza di Buffon per non farlo segnare.

IL VUOTO INTORNO – Insigne ha giocato quasi da solo. E' vero che non si è interessato troppo (nemmeno quanto e quando avrebbe dovuto) della fase difensiva, lasciando Armero in balìa di Isla e Vidal, ma solo lui ha fatto sentire alla Juve il peso e la forza del Napoli. Il più piccolo è stato il più grande e alla fine l'unico a salvarsi dal naufragio. Avrebbe avuto bisogno di una vera assistenza, se non di un gioco (che ieri non c'era), almeno di un giocatore che ne appoggiasse le iniziative. «Se entrava la palla di Insigne cambiava tutta la partita» , ha detto Benitez. Ma perché fosse ancora più pericoloso doveva essere proprio Benitez a garantirgli un aiuto che non è mai arrivato. Domani Lorenzo Insigne andrà a Coverciano e indosserà un azzurro più intenso, ma anche più leggero.., di quello del Napoli. Prandelli lo ha fatto debuttare in Nazionale e ora ha tutta l'intenzione di portarlo al Mondiale in Brasile. E' uno dei giovani (gli altri sono Verratti, De Sciglio, stavolta assenti per infortunio, e Florenzi) che nella gestione prandelliana è cresciuto di più, non solo sul piano tecnico, ma anche su quello della personalità e persino della tenuta fisica. Nonostante un fisico non proprio da marcantonio, Insigne adesso regge gli scontri fisici senza subire soltanto, ma mettendoci anche un pizzico di furbizia. Nelle prossime due amichevoli della Nazionale contro la Germania e la Nigeria, avrà la possibilità di giocare, Prandelli vuole continuare a esaminarlo da vicino, facendogli aumentare l'esperienza internazionale.

LE PRODEZZE – In Champions ha già dimostrato di non essere un comprimario. L'ha fatto vedere contro il Borussia Dortmund, con la sua splendida punizione. E' la conferma della crescita caratteriale di cui parlavamo prima. Insigne gioca in un attacco con Higuain e Callejon, con Pandev, Hamsik e Mertens, un attacco dove la qualità non manca. Eppure lui, unico italiano di questo sestetto, il più giovane, è il giocatore che in partite come quella di Torino dà qualcosa di più. Forse l'ha sentita più di altri, forse è andato oltre le sue stesse previsioni, di sicuro oltre il limite di una squadra ieri troppo… limitata. Insigne ha messo tutto quello che aveva sul campo e non si è arreso fino alla fine. Non è bastato, questo si è visto, ma da solo non poteva fare di più.

Juventus vs Napoli

10 novembre 2013
Napoli Club

GRAFICO – Juventus-Napoli, le formazioni: Benitez con un dubbio per la trequarti, Conte ha già in mente le sue scelte

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. Non una partita come le altre. Una sfida che nasconde innumerevoli significati, soprattutto per i tifosi che sono attendono con ansia il big match della 12^ Giornata di Serie A. Uno scontro al vertice: Juve e Napoli, infatti, sono appaiate al secondo posto dietro la Roma dei record. Quasi imprevedibile una situazione del genere ad inizio campionato. Eppure si arriva al match dello Juventus Stadium con le due squadri a pari punti. Chi vince dà un segnale forte, non solo all’avversario, ma anche a tutto il campionato e soprattutto alla squadra di Rudi Garcia.  proverà a fare il miracolo nella Torino ostile.

Come anticipato ieri in conferenza stampa, il tecnico spagnolo ha pochi dubbi di formazione. Anche se restano criptiche le sue scelte alla vigilia. In porta ci andrà Pepe Reina, in difesa confermato lo schieramento che ha affrontato il Marsiglia e che garantisce maggiori garanzie a Benitez: Fernandez-Albiol la coppia di centrali; Maggio e Armero da terzini, unici esterni rimasti in rosa in attesa di Revèlliére. A centrocampo Behrami ha recuperato e dovrebbe tornare da titolare al fianco di Gokhan Inler. Sulla trequarti c’è il dubbio principale per il tecnico del Napoli, nessuno è sicuro del posto da titolare, escluso (forse) Hamsik: Callejòn ha giocato tante partite consecutive, Mertens e Pandev sono scesi in campo da titolari contro il Marsiglia ed Insigne scalpita per riprendersi la maglia da titolare. E’ probabile, però, che Benitez oltre ad Hamsik possa schierare Callejòn a destra con Insigne che lascerebbe riposare Mertens. Ovviamente in attacco ci sarà Gonzalo Higuain.

La Juve affronta il Napoli senza Caceres (in ritiro con l’Uruguay a Istanbul per lo spareggio mondiale contro la Giordania) e Chiellini (non convocato per un’elongazione muscolare). Senza questi due elementi, torna al 3-5-2. Pochi dubbi di formazione per il tecnico bianconero. Formazione che sembrerebbe quasi annunciata: Ogbonna prenderà il posto di Chiellini davanti a Buffon affiancando Barzagli e Bonucci. A centrocampo dovrebbe riposare Marchisio, spazio a Vidal, Pirlo e Pogba con Isla e Asamoah sugli esterni. In attacco Llorente favorito su Quagliarella per una maglia accanto a Tevez.

12JuveNap Formazioni GRAFICO   Juventus Napoli, le formazioni: Benitez con un dubbio per la trequarti, Conte ha già in mente le sue scelte

13 ^ giornata

 
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